Cronaca
Protesta dei ristoratori a Napoli: “Basta! Dobbiamo aprire!”
Non ce la fanno più i ristoratori di Napoli che, privi di spazi esterni, restano chiusi come previsto dall’ultimo decreto del governo. E così, armati unicamente di tavoli apparecchiati con piatti vuoti, incrociano le braccia e protestano.
Sono tre i tavoli in piazza VII Settembre apparecchiati e mostrati a simbolo della situazione che i ristoratori stanno vivendo. Ad essere allo stremo sono soprattutto i ristorantini del centro, quelli amati dai napoletani, negli ultimi anni invasi da turisti, che vi scoprivano i piatti della tradizione e l’atmosfera del centro storico.
“Sono 14 mesi che i ristoranti con tavoli solo interni non possono lavorare: le famiglie sono allo stremo, chiediamo che si possa riaprire anche a capienza ridotta, perché si deve dare anche a loro la possibilità di sostenere le spese quotidiane. Non mettono un piatto a tavola da tempo e per questo motivo abbiamo portato piatti vuoti”, ha spiegato Rosario Ferrara, presidente del Consorzio Toledo Spaccanapoli.
Continuando “Riaprono teatri e palestre, non capiamo il perché non venga tutelato il comparto ristorazione: in centro storico non ci sono grandi superfici, ma trattorie a livello familiare, si arriva a 8, 12, 15 tavoli al massimo”.
L’associazione, che rappresenta circa 15 ristoranti del centro storico, alza la voce per tutti i colleghi, come ha fatto il consigliere comunale a Napoli, Vincenzo Solombrino, dando vita ad una petizione per chiederne la riapertura.
Caserta
Si lancia sotto l’auto per sfuggire alle forze dell’ordine: rimane incastrato
Un uomo, di origini ucraine, in evidente stato di ebbrezza, ha cercato di sfuggire ai controlli delle forze dell’ordine lanciandosi sotto un’auto in transito col tentativo di darsi alla chetichella. E’ accaduto nella serata di ieri in via Acquaviva, in quel di Caserta.
Grazie all’intervento tempestivo dei vigili del fuoco, l’uomo è stato disincastrato dalla Pegeout 208 nera, che si trovava a passare in quel momento, e trasportato in ospedale.
Non è in pericolo di vita: tragedia solo sfiorata.
Castel Volturno
Castel Volturno (Ce), quindicenne muore in piscina al compleanno dell’amica
Un ragazzo, originario di Capua, quindicenne, è morto mentre era in una piscina di Castel Volturno.
Secondo le prime ricostruzioni, si tratterebbe di un malore improvviso.
La vittima era con una comitiva di coetanei a festeggiare il compleanno di una compagna.
La tragedia è avvenuta al condominio “Fontana Bleu”, in Via Del Mare a Castel Volturno.
I soccorritori, una volta giunti sul posto, hanno constatato il decesso del giovane.
I carabinieri del reparto territoriale di Mondragone, guidati dal Colonnello Bandelli, hanno avviato le indagini sul caso.
Aversa
Aversa, mazzette per i permessi: tornano liberi ex dirigente, imprenditore e 3 tecnici
La maxi inchiesta condotta dalla Procura di Napoli Nord, sui permessi a costruire ad Aversa, vede una chiara svolta per alcuni degli indagati.
Il tribunale del riesame ha revocato la misura cautelare nei confronti dell’ex dirigente comunale Raffaele Serpico, assistito dall’avvocato Michele Dulvi Corcione che è riuscito – grazie al suo lavoro encomiabile – a far tornare in libertà il suo assistito.
Liberi anche l’imprenditore Yari Cecere, Anna Cavaliere, Donatello Diana e Alfonso Pisanelli.
Non sussisterebbero gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei sopraccitati, secondo i giudici partenopei ai quali è stata impugnata l’ordinanza di custodia cautelare ordinata dal gip Donata Di Sarno.
Gli indagati rispondono, a vario titolo, di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. All’epoca dei fatti, sarebbero state elargite delle mazzette per alterare i progetti e favorire costruzioni con aumenti di volumetrie superiori al 35%, il limite consentito dal ‘piano casa’ della Regione Campania.
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